Curiosità storiche

Potenza e sacralità dell'Abbazia di Sant'Antimo.



E’ soltanto nel 1977 che l'Arcivescovo di Siena si mise alla ricerca di una comunità religiosa che potesse ridare vita al monastero; la trovò nei Canonici Regolari che arrivarono dalla Francia nel 1979 i quali si insediarono stabilmente nel complesso abbaziale. L'Ordine dei Canonici Regolari, che segue la Regola di Sant Agostino, fu fondato nel 1121 da San Norberto che, raccogliendo l'invito di Papa Callisto II, si stabilì in una foresta solitaria presso Laon (a nord est di Parigi) in una località chiamata Premontrè. Dal nome di questa cittadina, come era successo per i Certosini (da La Grande Chartreuse) ed i Cistercensi (da Citeaux), i canonici dell'Ordine vennero chiamati Premonstratensi. La chiesa è stata edificata nei pressi di una villa romana vicina ad un’ antica fonte terapeutica detta Arcangela o Arcagnola, della quale ne è forse testimonianza un bassorilievo raffigurante un angelo con cornucopia inserito nel muro esterno posto a nord . Gli antichi luoghi di culto ,erano considerati sacri ancor prima dell’avvento del cristianesimo ed adibiti alla celebrazione di culti pagani legati alla Madre Terra. Centri del mondo dove il regno degli uomini poteva entrare in contatto con il regno degli Dei, sorgevano pressoché costantemente in corrispondenza di corsi d’acqua sotterranei. I luoghi termali erano anticamente vissuti come zone di particolare potenza e sacralità. Il fuoco sotterraneo e l'acqua convivevano in una felice sintesi, equilibrata da leggi non ancora svelate ed in questi siti, veniva ricercato un contatto con le forze animiche del suolo. Terra, fuoco e acqua si univano all’elemento aria tentando di svelare la natura della misteriosa quintessenza. Nel chiostro dell’Abbazia di Sant Antimo, situato nell’area esterna destra dell’edificio sacro, è presente un pozzo a cisterna. Esso comunica con la falda acquifera sotterranea che scorre in profondità ed un tempo raggiungeva la cripta situata sotto all’altare, coperta in seguito con una lapide funeraria e recentemente usata come cestino abusivo per le immondizie dei numerosi visitatori. Nei luoghi sacri, il pozzo, aveva la valenza simbolica di omphalos ovvero ombelico del mondo: simbolo di un centro ideale, punto d’incontro tra il mondo inferiore ed il mondo superiore. Il pozzo richiamava idealmente lo Shetija, roccia del Sancta Sanctorum del tempio di Gerusalemme, pietra ritenuta la base della creazione del mondo, ma contemporaneamente anche pietra di chiusura che arginava l'acqua sotterranea del Tehom. Sia la pianta della Chiesa che la facciata, sono state progettate seguendo la proporzione armonica ovvero utilizzando la sezione aurea. In seguito a ripetute misurazioni compiute all’interno dell’edificio, ho potuto osservare che il luogo di innesto tra la chiesa primitiva che adesso funge da sacrestia e la navata centrale dell’Abbazia, si trova esattamente nel punto che divide quest’ultima in modo da formare una sezione aurea. In altre parole, la Chiesa primitiva è in perfetto rapporto aureo con l’Abbazia.

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